Non ho paura mi diceva... ne sono sicura, non ho paura. Ma paura di che cosa? Dell' amore?... No rispose, noi ci amiamo... e lui è l' uomo della mia vita, andremo a vivere come vuole il mio principe, nel suo castello e io diventerò una principessa. Nessuno, però poteva sapere o prevedere quello che poi successe, nessuno sapeva che il principe era solo e semplicemente un "rospo". Se solo qualcuno le avesse detto di non andare, forse lei sarebbe stata più felice, viva e migliore.
E di tutto ciò, niente è stato, il castello era solo nel suo sogno e la bella principessa si ritrovò murata in casa, viva, o meglio avrebbe voluto morire, non poteva uscire di casa, le chiavi non c'erano, non c'era modo di parlare con qualcuno, se lo faceva - lo pagava - molto caro quel gesto. Nessuno poteva più permettersi di guardarla o di scambiare un semplice saluto. E così come lei chiusa tra le quattro mura c' era quel piccolissimo tesoro nato da quell' amore che credeva potesse essere per sempre.... dentro casa si sentiva soffocare, l' amore diventò ossessione per la principessa - mentre possessione per quel essere principe - sei "mia", solo MIA, le diceva quando faceva la parte buona, ma aveva un lato oscuro - quel lato - del suo essere principe che solo lei ha avuto il modo di conoscere e di pagare con la vita, diventare una nullità, questo le diceva: ... non sei niente, non vali, tu mia principessa sei e sarai una nullità. E che cosa poteva fare lei, murata in casa per non morire? Niente! Oramai le sue forze e il suo orgoglio se ne era andato.
Mi disse... ho paura, molta paura. Di cosa hai paura? Dell' amore? Sto morendo per amore e non troverò il coraggio per fuggire via lontano... ma guardando il suo piccolo, in lui ritrovò la forza del vero amore e per quell' amore materno riscoprì il senso della vita - si riscoprì viva - e in qualche modo riuscì a trovare le chiavi, per poter aprire la porta di quel valore che noi tutti chiamiamo.. "VITA"
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